giovedì 28 novembre 2013

Perché alcuni personaggi sono destinati a morire?


Quanti di voi si sono appassionati a personaggi che in seguito sono morti, magari anche soffrendo parecchio?
Se in questo momento fossimo in un'aula probabilmente ci sarebbero parecchie mani alzate. 

Una persona inizia un libro di qualsiasi genere con aspettativa, curiosità, voglia di conoscere i personaggi e ogni volta si ritrova ad affezionarsi anche troppo a qualche personaggio in particolare.
Perché c'è quasi sempre (ma ovviamente le eccezioni che confermano la regola) un personaggio a cui ci affezioniamo in particolar modo.
Quel personaggio dalle battute particolari che a volte sin dall'inizio o lentamente fa breccia nel nostro cuore. 

Secondo me sono personaggi che gli autori rendono "speciali" proprio per poi premeditarne sadicamente la futura morte. 

Procediamo con ordine analizzando alcune situazioni "tipo":
  • A volte sono personaggi che l'autore rende odiosi inizialmente, per poi analizzarli più a fondo e lentamente finché si scopriranno segreti che renderanno quei personaggi molto più affascinanti e studiati rispetto ad altri.
  •  Altri invece sono personaggi resi fantastici, saggi, intelligenti e accattivanti sin dalle prime pagine della storia, quelli  a cui ti affezioni subito e per cui provi rispetto e apprezzamento. 
  •  In altri casi si tratta di personaggi secondari che inizialmente sembrano non avere un ruolo abbastanza rilevante ma che col tempo diventeranno fondamentali.
  • A volte sono gli antagonisti della storia, personaggi resi odiosi sin dall'inizio e che lo saranno per il resto delle vicende.


Insomma ci sono abbastanza varianti ma il risultato finale è lo stesso: sono destinati a morire. 
Ma perchè?
Ovviamente io non sono una scrittrice e non posso leggere nella mente dei grandi scrittori ma vi dirò il mio pensiero a riguardo.
  • Queste morti hanno una funzione prettamente morale, servono a ricordarci che quelle che stiamo leggendo sono sì delle storie inventate, ma che comunque devono avere un collegamento con la realtà proprio per farci entrare meglio nella storia. Per questo anche nei fantasy troviamo delle morti che ci sembrano realistiche.
  • Le morti sono una cosa molto comune nella vita di tutti i giorni e così deve essere anche nei romanzi. Così gli autori scelgono quei particolari personaggi, amati dal pubblico, per dimostrarci come anche nei romanzi la morte sia una cosa comune.
  •  Inoltre bisogna considerare il fattore psicologico ed emotivo, se una morte ci tocca profondamente e ci fa soffrire è chiaro che siamo legati in modo incredibile a quel personaggio e a quel libro, questo significa che lo scrittore ha fatto veramente bene il proprio "lavoro".
Quindi la scelta del personaggio destinato a morire, secondo me, non è affatto casuale ma ben studiata già quando si crea quel personaggio.

Prima di concludere ho deciso di mostrarvi un esempio diretto di ciò che vi ho appena descritto: la saga di Harry Potter che sono sicura quasi tutti voi abbiate letto.

Si tratta di ben 7 libri e tante pagine da poter utilizzare per far affezionare a diversi personaggi che successivamente sono morti.
Eccone alcuni esempi (quelle morti che più mi sono rimaste impresse):
- Albus Silente: un personaggio che sin dalle prime pagine del primo romanzo dimostra grande saggezza, gentilezza, bontà ma destinato a morire alla fine del penultimo libro della saga. Secondo me, è chiaro che la sua morte sia servita per ricordarci che anche i "grandi" sono alla fine degli essere umani vulnerabili, e ricordate, lui era il più grande mago di sempre.
- Sirius Black: Harry aveva finalmente trovato un parente che lo amasse e mai mi sarei aspettata che la Rowling uccidesse anche lui, eppure riflettendo a mente lucida era abbastanza palese. E' un personaggio che ha dato tanto ad Harry anche se in così poco tempo ed era davvero troppo meraviglioso per poter continuare a vivere.
- Severus Piton: odiato da quasi tutti durante i 7 libri (a me è sempre piaciuto), finalmente quasi alla fine si scopre la verità sul suo conto e giustamente questo accade dopo la sua morte. Secondo me è servito da insegnamento: mai giudicare una persona se prima non conosci davvero la sua storia.
- Fred Wesley: il gemello preferito da quasi tutti e per questo secondo me è morto proprio lui. Personaggio simpatico e positivo che ha dato molto durante i 7 libri, quindi anche lui destinato a morire. 
- Edvige: atroce uccidere una povera civetta, ma essa rappresentava uno dei primi legami che Harry ha avuto con il mondo magico, la sua candida amica d'infanzia che si è sacrificata per lui, un vero gesto d'amore.
- Dobby: un personaggio buono, privo di cattiveria, anche lui destinato ovviamente a morire.
- Bellatrix Lestrange: concludo con la morte di un'antagonista, un personaggio che non ha mai mostrato un minimo di buoni sentimenti. La sua morte è la dimostrazione che a volte (anche se raramente) le persone "cattive" ottengono ciò che veramente meritano.

Come potete vedere, nella mente contorta di uno scrittore ci sono infiniti motivi per uccidere determinati personaggi anche se questo comporta la sofferenza di noi lettori.

Concludo chiedendovi: se quei personaggi non fossero morti, sareste ugualmente così legati a loro? O la loro morte ha aumentato i vostri sentimenti nei confronti di questi personaggi e del libro in questione?

La mia risposta è che queste morti riescono a farmi legare ancora di più a questi personaggi e ai libri che di cui fanno parte.
Sembrerà quasi da psicopatica non sana di mente ma è la verità!

Adesso tocca a voi:
Quali morti vi hanno fatto più soffrire?
Cosa ne pensate delle motivazioni degli scrittori?
Vi aspetto nei commenti! 
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8 commenti:

  1. Nei libri di Nicholas Sparks. C'è sempre un personaggio che deve morire. Che lascia un vuoto incolmabile. Se ne va sempre una parte di me.
    Anche, come hai fatto notare tu , in Harry Potter. Certi pianti, ci sono stati momenti in cui ho odiato la Rowling.

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    1. Eh sì, ricordo una "certa" morte ne I passi dell'amore che mi ha fatto piangere non poco!!!

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  2. Lo sai, mi hai fatto riflettere su questo argomento.. Ma una volta che ti sei affezionata ad un libro, alla storia, ai personaggi, non riesci a pensare lucidamente, te la prendi con lo scrittore e basta :) Ho letto Harry Potter moltissime volte, e ogni volta spero che Sirius, Fred, Remus e molti altri non muoiano. Ma essendo Nicholas Sparks il mio scrittore preferito, so che la morte di alcuni personaggi è inevitabile.. Doveva andare così, semplicemente, o la storia non sarebbe mai stata la stessa. E sono d'accordo quando dici che in questo modo lo scrittore sa di aver fatto un buon lavoro.. Anche perché credo che non sia facile nemmeno per uno scrittore uccidere uno dei suoi personaggi!

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    1. La penso come te, anche gli scrittori soffrono quando uccidono un personaggio!

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  3. I morti che mi hanno fatto più soffrire? Mmm...
    Fred Weasley sicuramente. E non perdonerò mai la Rowling per questo, perchè non era una morte necessaria.
    Jamie Sullivan non così tanto, era una cosa che mi aspettavo, si sapeva, ed era in effetti la colonna portante della storia.
    Nomino solo questi due che hai già nominato tu per non fare eventuali spoiler di altre storie xD

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    1. Vero, la morte di Fred si poteva evitare benissimo... ma ammetto che è stata realistica e secondo me la Rowling la progettava da sempre, ecco perchè Fred era il migliore! u.u

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  4. Tra tutte le morti che ho letto quella che mi ha commosso di più e sicuramente quella di Prim...una cosa che non mi è piaciuta ssolutamente sono i dettagli sulla sua morte:non ce ne sono assolutamente!

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    1. Concordo, è stata resa un po' troppo semplicemente!

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